Spesso le persone che si avvicinano al Rolfing mi chiedono se gli effetti positivi del mio lavoro durino nel tempo o se dopo un po’ si affievoliscano.
Capisco bene questa domanda: ci sono molte offerte di metodi e trattamenti, per cui non è facile districarsi e capire le differenze e il valore di ciascuna di esse.
Sebbene sia poco noto e diffuso in Italia, la validità del Rolfing è dimostrata da oramai circa 50 anni.
Per rispondere ai dubbi e per far assaggiare la validità del mio lavoro, ti offro un incontro introduttivo ad un prezzo speciale; se vuoi saperne di più come funziona, leggi questo articolo.
Con questo post ti racconterò i 5+1 vantaggi che rendono il Rolfing un metodo diverso da tutti gli altri, perché è duraturo, efficace e unico nel suo genere.
Se desideri ulteriori informazioni contattami senza impegno.
1. Il Rolfing nasce con lo scopo di renderti indipendente.
Il percorso di Rolfing è costituito da 10 incontri.
Si inizia, si lavora, si conclude.
Il Rolfing quindi è molto diverso da un percorso a tempo indefinito, senza obiettivi precisi – ed è molto diverso da metodi o professionisti che prevedono uno o due interventi per affrontare e risolvere il tuo tema per sempre.
Avere un pacchetto definito ha reso necessario un affinamento del metodo per ottenere il massimo da questo percorso.
Sin dalle origini, per i clienti che lo desiderano, il Rolfing ha prodotto report fotografici a testimonianza dei cambiamenti durante le sessioni e, soprattutto, per un continuo auto-miglioramento del metodo di lavoro.
In diversi casi sono state fatte fotografie dopo un anno dalla fine del percorso e si sono visti miglioramenti anche rispetto alla decima sessione.
A lato, puoi vedere le fotografie di un cliente, tratto dal lavoro di un collega inglese, Jaro Wojciechowski, prima della sessione 1 e dopo la sessione 10 di Rolfing.
Il percorso che andremo a fare assieme contribuirà a creare un vero e proprio senso di progressione, in cui io e te concorderemo degli obiettivi e osserveremo come stiamo procedendo.
Alcuni obiettivi saranno per te più facili ed evidenti da osservare, ad esempio niente più male al collo, o una maggiore fluidità di movimento ed un respiro più libero.
Altri obiettivi saranno forse meno evidenti per te ma sono comunque importanti perché faciliteranno il tuo benessere duraturo, come ad esempio liberare la controlateralitá (o spirale) nel camminare o portare più in avanti il tuo sterno in maniera naturale.
Gli obiettivi che ci fisseremo saranno uniche in base alle tue caratteristiche, così come unica sarà la strada per raggiungere tali obiettivi. Insieme troveremo il modo che vale per te.
2. Il Rolfing interviene sulla tua struttura fisica.
Anzitutto una distinzione tra Postura e Struttura Fisica.
La struttura fisica è il tuo corpo: ossa, muscoli, tessuti. E’ influenzata da fattori genetici e da nostre esperienze di vita in termini di nutrizione, malattie, usi e abusi del corpo.
La postura è il modo in cui vivi la struttura fisica, l’energia, l’attitudine con cui muovi il corpo, l’umore che momento per momento da forma al tuo corpo.
E’ la risposta fisica a quello che succede dentro di te e attorno a te, con lo scopo di darti un senso di stabilità e sicurezza. Posture ricorrenti e consolidate si solidificano in maniera stabile, strutturale.
Le tue posture hanno impatto sul tuo corpo: per questo il Rolfing si occupa di postura, ma si concentra soprattutto sulla tua struttura fisica.
Questo perché le posture sono più volatili e soggette ad un cambiamento più rapido rispetto alla struttura fisica.
Pensa a tutte le volte che hai visto una persona che, a seguito di un avvenimento positivo, sprizzava gioia da tutti i pori: in quel momento la sua postura era radicalmente differente dal solito, più energica, più diritta.
A distanza di tempo però, svanito l’effetto di euforia, magari avrai notato che quella persona ha ripreso la sua solita postura; questo perché il corpo ha ripreso a farsi sentire e probabilmente quella persona tornerà indietro, finendo a chiedersi dove sia finita tutta quella carica ed energia.
Questo è uno dei motivi principali per cui il Rolfing si concentra soprattutto sulla tua struttura fisica: è qualcosa di molto stabile o, per usare il linguaggio della Biologia, è un processo lento, di lunga durata.
Questo non vuol dire che cambiando la tua struttura fisica dovrai cambiare carta di identità. E nemmeno che ti trasformerò in una persona che non sei. Il mio compito è quello di aiutarti a diventare te stesso.
Anche durante l’incontro di Rolfing infatti potremo assistere a dei momenti in cui affiora una emozione, che sia una lacrima o una risata, ma mai sarà il frutto di un intervento fine a se stesso, per provocare delle reazioni emotive per sbloccare qualcosa.
Possiamo dire quindi che il Rolfing interviene sulla struttura fisica, il famoso Tessuto Connettivo, con più precisione possibile, affinché le sensazioni positive che senti siano durature, anche dopo la conclusione della sessione e del percorso.
3. Il Rolfing lavora alle origini dei tuoi problemi, per integrarli.
Il Rolfing ha un approccio olistico, cioè evita di guardare al problema come un elemento isolato.
Questo principio è valido soprattutto per il Rolfing perché opera proprio attraverso il tessuto connettivo che, come dice la parola stessa, collega più elementi.
Il fastidio o il problema che senti limitante, spesso è la conseguenza di qualcosa che nasce altrove. Ed è quello che andiamo a cercare per poi intervenire.
In questa immagine, tratta dal libro di Ida Rolf, Rolfing – ristabilire l’allineamento naturale e l’integrazione strutturale del corpo” (1978) ti mostro lo strato più esterno di tessuto connettivo, che è come una calzamaglia sotto la tua pelle.
In questo esempio, la zona che si sente tirare è attorno la spalla destra. Eppure quella sensazione che qualcosa tiri, nasce altrove, in basso a sinistra, per viaggiare per tutto il torace per poi farsi sentire in alto a destra.
Se risolvo solo le conseguenze, cioè quelle in alto a destra ma trascuro quello che dà origine al fastidio, ovvero in basso a sinistra, ci sono molte chances che ritorni il fastidio in alto a destra.
Questo principio di lavoro viene applicato a tutto il corpo: si interviene sia in una zona specifica, sia a livello globale.
Il Rolfing interviene sulle origini del problema invece di limitarsi a tamponare le conseguenze, ma va anche oltre: opera anche per fare in modo che esse non ritornino e, quindi, garantire un lavoro duraturo.
Infatti dopo aver creato spazio ai tessuti ristretti, si interviene per ridurre la possibilità di tornare ad incanalarti nel solito e conosciuto binario che ti ha portato a quella situazione.
4. Il Rolfing ti educa all’uso del tuo corpo.
Possiamo anche fare un lavoro strepitoso durante i nostri incontri, ma cosa succederebbe se alla tua scrivania tu mantenessi una postura scorretta per un centinaio di ore al mese?
Il Rolfing è anche un metodo educativo perché parte del lavoro sarà dedicato a farti divenire sempre più autonomo e protagonista del percorso di benessere che iniziamo assieme.
Se ad esempio fai lavoro di ufficio, lavoreremo per capire come puoi adattarti per avere maggiore resilienza nell’affrontare una sfida, quello di stare seduto per molte ore, per cui non sei stato progettato.
Se invece sei in pensione e il giardinaggio è il tuo hobby e sollevi spesso dei pesi, renderemo più facile tale attività per risparmiarti futuri stress fisici.
Ma non ci fermeremo solo a questi aspetti pratici.
Metteremo il tuo corpo al centro dell’esperienza: invece di parlare alla tua testa, spiegherò al tuo corpo, attraverso l’esperienza concreta, movimenti o posture che ti fanno stare bene.
Nel corso di più di 50 anni di esperienza, il Rolfing ha osservato che ciò che viene compreso dal tuo corpo lascia il segno in maniera più duratura ed efficace rispetto a ciò che viene spiegato alla tua “testa”.
Un elemento essenziale sarà educarti a prestare attenzione alla sensorialità, perché essa influisce positivamente sulla fluidità del tuo movimento.
Questo anche perché la propriocezione, cioè la capacità di riconoscere la posizione del tuo corpo nello spazio, è altamente influenzata dai sensori distribuiti nel corpo. Mentre l’idea e immagine che hai del tuo corpo non corrisponde completamente alla realtà fisica.
Tutti questi strumenti ti permetteranno di alimentare il tuo senso di benessere in maniera duratura e autonoma. Come diceva Confucio: “Dai ad una persona un pesce e lo sfamerai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita.”
5. Il Rolfing migliora la tua relazione con la forza di gravità.
La forza di gravità è l’unica certezza che accompagna tutti noi nelle fasi della vita.
Qualunque sia il contesto nel quale ti muovi e vivi, sarà sempre presente (a meno che tu non vada nello spazio!).
Intervenire sul tuo corpo senza tenere conto di questa realtà, vuol dire intervenire in maniera incompleta.
Il tuo corpo infatti lavora tutto il tempo per regolarsi con la forza di gravità, in modo da ottimizzare il più possibile l’energia spesa.
A volte le tensioni che sentiamo sono la conseguenza del nostro continuo sforzo di stare in piedi o seduti mentre combattiamo la forza di gravità con parti del corpo non allineate. Lottare contro di essa in questo modo ti farà sempre uscire sconfitto.
Lavorando assieme per “distenderti” lungo il tuo asse verticale, un asse virtuale e dinamico, rendiamo più facile la tua relazione con la forza di gravità e molti dei fastidi comuni che senti possono sistemarsi da soli.
Questo intervento è diverso da rinforzare i muscoli (o irrigidirli) ma interviene sulla plasticità del tessuto connettivo e sulla funzione tonica – ovvero la funzione che sta alla base del nostro stare verticali (tornerò su questo tema in maniera approfondita in un altro articolo dedicato).
Oltretutto questo approccio ha un impatto benefico sulla parte del tuo cervello più profonda e primordiale, quella predisposta a questa funzione, perché il Corpo e la Mente non sono separati.
Persino le Neuroscienze stanno andando in questa direzione, ad esempio grazie anche alla teoria del “Cervello Trino” o “Triune Brain” sviluppata da Paul MacLean, medico statunitense specializzato in Neuroscienze.
Una cosiddetta “semplificazione accademica”, che tuttavia ci aiuta a comprendere meglio alcuni funzionamenti del cervello.
Secondo questo modello, il cervello è costituito da 3 livelli sviluppati in diversi periodi evolutivi, dialoganti tra loro ma ognuno con una propria funzione principale:
- Il cervello rettiliano: parte primordiale e più profondo che si occupa di gestire le attività base della nostra vita e sopravvivenza;
- Il cervello limbico: elemento intermedio che regola la nostra vita relazionale ed emotiva;
- Il cervello neo-corticale: evolutivamente più recente, permette attività cognitive non concesse ad altri animali;
In questa ottica, il Rolfing lavora per dialogare e impattare sulla parte più profonda del cervello, sapendo per esperienza (sicuramente questa è stata anche la mia esperienza) che migliorare il funzionamento del livello più profondo del cervello crea un “effetto cascata” che impatta positivamente sui livelli “superiori”.
Porterai questo miglioramento multi-livello ovunque andrai e qualunque attività farai: nel lavoro, nel tempo libero, nei momenti in compagnia con gli altri.
+1. Il tuo contributo attivo al lavoro.
Questo è un elemento chiave. Il vero valore aggiunto del Rolfing.
Non sarò io a dire quello che è giusto per te. Tu sei il più grande esperto di te stesso.
O meglio, il tuo corpo sa cosa è meglio per te e in che direzione andare per raggiungere il benessere.
Il nostro lavoro, mio e tuo, sarà quello di liberare i blocchi e lasciar affiorare quella conoscenza che già c’è ma non riesci al momento a trovare. C’è anche in te perché innata in tutti noi.
Questa intelligenza spesso non si trova a causa del ritmo della vita moderna, che porta tensione, caos, frenesia; a cui vanno aggiunti anche tutti quei piccoli e grandi traumi, fisici ed emotivi, che hanno lasciato traccia nel corpo.
Tutti elementi che non ti permettono di fermarti e ascoltarti.
Sarai parte attiva nel cambiamento, quindi, ma non solo: dove finisce il mio lavoro, inizia la tua responsabilità.
Così funziona il Rolfing: evitandoti promesse di schiacciare un punto e “aggiustarti” velocemente per sempre, a prescindere da quello che farai.
E’ un po’ come quando vai dal dentista una volta l’anno, sai che fino all’incontro successivo dovrà essere tua cura lavare i denti tutti i giorni.
Conclusioni
Il Rolfing è un metodo integrato che promuove un cambiamento su più dimensioni per garantire che il lavoro sia assimilato e quindi duraturo.
Per garantire un lavoro efficace e duraturo, c’è un mix di ascolto di te e del tuo corpo, una conoscenza anatomica fasciale approfondita, l’osservazione della tua struttura fisica e la qualità del trattamento del tessuto connettivo.
Il tuo contributo nel percorso è essenziale, perché allenandoti ed educandoti ad un uso più efficace del corpo, potrai avere una maggiore consapevolezza di te, di come ti muovi e di quello che ti fa stare bene.
Se desideri intraprendere un ciclo di trattamenti che portino a risultati duraturi, un buon modo per iniziare è quello di avere un incontro introduttivo di Rolfing.
Chiamami o scrivimi per fissare un incontro introduttivo, senza impegno.